Ne abbiamo parlato più volte, e torniamo a farlo perché la situazione non è cambiata. Gli spremini abusivi (o scecco spritz) continuano a occupare strade, piazze e marciapiedi di Palermo, in barba a ogni regola e decoro urbano. Il fenomeno non è solo una questione di legalità: è un simbolo del degrado che si perpetua sotto gli occhi di tutti, con una tolleranza che suona sempre più come complicità.
Le foto sono scattate fra ieri 19 settembre e la giornata di oggi.

Il presidio fisso della Polizia Municipale: una soluzione apparente
L’introduzione del presidio fisso da parte delle autorità avrebbe dovuto rappresentare un deterrente. In realtà, si è rivelato poco più che una presenza simbolica. Gli abusivi continuano a operare indisturbati, spesso a pochi metri dagli stessi agenti. Il presidio fisso, così com’è, non è una risposta: è una presa in giro. Un modo per dire “abbiamo fatto qualcosa” senza fare davvero nulla. O come quando in determinate giornate si dispone un imponente schieramento di pattuglie che fermano monopattini e biciclette (fra l’altro vige l’assai discutibile ordinanza sui velocipedi in Centro Storico. Ma con scooter illegali e apecalessini stracolmi di gente transitare.

Ovviamente il problema comincia ad interessare altre piazze…
Un problema che va oltre il succo d’arancia
Parliamo di spremini, ma potremmo parlare di venditori abusivi in generale, di occupazione illecita del suolo pubblico, di concorrenza sleale verso chi paga tasse e rispetta le regole. È un problema di equità, di sicurezza alimentare, di igiene, di rispetto per la città e per chi la vive.
Serve un cambio di passo
Non bastano le promesse, non bastano le misure tampone. Serve un piano concreto piuttosto che mandare uomini lì piantonati:
- Controlli mobili e mirati, non solo presidi fissi.
- Sanzioni reali e applicate, non solo verbali.
- Campagne di sensibilizzazione, per far capire che l’abusivismo non è folklore, ma illegalità.
E con tutti i magazzini di proprietà del Comune, non ci si dovrebbe porre il problema.
Prima compresero di poter violare, una alla volta, le isole pedonali. Adesso hanno capito che il fenomeno dell’abusivismo non verrà contrastato – altrimenti nessun cristo sano di mente potrebbe comprendere perché ci siano molteplici carretti a due passi letteralmente da agenti di polizia – perché i cristiani “s’hannu a vuscari u pani” e i politici non possono scontentare eccessivamente i loro pacchetti di voti.
Basterebbe soltanto un pizzico di zelo in più, a sapere cosa sia.
Che poi mi chiedo a che serve a questo punto la miriade di telecamere di cui è piena la città… Non capisco perché non si possa utilizzare quale prova di colpevolezza il video o l’immagine di questi gentiluomini nell’atto della preparazione e vendita di queste prelibatezze, o i loro fornitori che entrano in macchina o scooter all’Interno dell’area pedonale. La ripresa dovrebbe quantomeno servire ad innescare l’avvio di un procedimento, o no? Dando per scontato che ci sia qualcuno ad osservare davanti i monitor naturalmente….
Comunque il degrado che trasmette la foto è sconfortante….
Serve colpire la domanda per scardinare l’offerta.
Vale sia per il passaggio da benzina a elettrico, che per lo scecco-spritz che per la cocaina.
Nessuno vuole vendere qualcosa che nessuno compra.
Situazione da teatro dell’assurdo! La tanto decantata control room a che serve? Le auto continuano a stare in doppia fila, auto e scooter continuano a passare con il rosso, molti guidano con un occhio e un orecchio al cellulare, altri sfrecciano senza casco e senza cintura, i controlli quando ci sono sono saltuari e sporadici: beccano quei 3 o 4 senza revisione e senza assicurazione, poi in città e in autostrada si vede di tutto e di più. Questa città è irredimibile, niente e nessuno la potrà salvare, perfino il comandante della municipale che era partito lancia in resta sembra essere stato ridotto a più miti consigli…
@Don Passetto, la frase peggiore che si possa sentire dalle istituzioni è appunto “Contiamo sul buon senso dei cittadini”.